La rocca di Castello

Durata (h:m):

2:30

Lunghezza a piedi:

3 km

Difficoltà:

medium

Qualcuno ancora la chiama Castedd’e Susu, ovvero Castello: il panorama fortificato che si staglia all’ingresso in porto, il custode di un passato di dominazioni e ribellioni, di assalti e occhi sospettosi tesi verso l’orizzonte, da torri e camminamenti. Il colle conservò la sua veste difensiva ufficiale fino al 1861, perdendo progressivamente parte delle strutture originali medioevali, edificate dai Pisani nel 1217 che battezzarono la rocca Castellum Castri. Un nome che si è conservato, mentre le strade interne alle mura, accostate alle rispettive attività commerciali (Ruga Mercatorum, Ruga Marinarorum, Ruga Comunalis ecc.), sono state riconvertite in onore dei personaggi che resero illustre la Sardegna.

Nelle Strade di Castello

Il mare, da qui, si vede poco. Ma, camminando con pazienza e curiosità, tra le strade di Castello si apriranno panorami di storia e nobiltà. Stemmi nobiliari sui portoni, pavimenti originali si schiuderanno all’aprirsi dei grandi portoni in legno. Stucchi sui soffitti, a sbirciare lassù dalle finestre aperte. Palazzi in decadenza custodiscono passati sfarzosi e dimenticati. Al piano terreno di via Lamarmora, Canelles, dei Genovesi, piccole botteghe saranno un invito a soffermarsi, a gustare in silenzio le mani svelte ed esperte degli artigiani locali e le loro creazioni

Torre dell'Elefante

La statua del pachiderma, sospesa su un peduccio dell'antica torre pisana, edificata nel 1307, si inizia a scorgere, con il suo sinuoso profilo, dal fondo di via Università, situata a ridosso del Bastione di Saint Remy e del Teatro Civico. L'elefante, ormai simbolo della città e della nostra App, sovrasta l'antica porta omonima e, se un tempo difendeva la città dagli invasori, oggi vi accoglie e accompagna verso l'antico bastione di Santa Croce con la sua terrazza sospesa fra cielo e mare, compagno di aperitivi e appuntamenti galanti insieme al vento di maestrale.

Telefono: 070 4092306 - 070.667.0168 Fax: 0706851832

E-mail: orientare@orientare.it

Sito web: www.beniculturalicagliari.it

Orari di apertura: Inverno: lun-dom 9-17 / Estate (a partire da lunedì 11 maggio 2015): lun-dom 10-19

Prezzi: intero € 3,00 - Ridotto e gruppi oltre 15 persone € 2,00 Scolaresche € 1,00

Come arrivare: BUS 7

Visite guidate a cura di: Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri P.C. Vignarelli

La Terrazza di Santa Croce

La notte, è tra le tappe della movida cagliaritana. Di giorno, la terrazza del Bastione di Santa Croce situato sulla via un tempo asse principale del rione ebraico, mostra tutta la sua bellezza antica, il viavai nel Largo Carlo Felice e i tetti a spiovente di Stampace. Da assaporare insieme con un cocktail di locali celebri o pietanze tipiche, ma rivisitate da chef esperti. Seduti a tavola, o in poltrona, con il cielo come soffitto.

Porta Cristina

Una porta per la regina. Perché ogni pellegrino che la superava, avesse un pensiero per lei, Maria Cristina di Borbone, moglie di re Carlo Felice di Savoia. Come attesta la dedica in latino scolpita (autografa di Domenico Franco), Porta Cristina fu eretta nel 1825, sotto richiesta dello stesso sovrano, sul disegno del colonnello Carlo Boyl che si ispirò alla Porta Angelica di Roma. La porta è costituita da un arco non troppo alto e affiancato da un basso edificio; il suo compito era quello di abbreviare il cammino dei pellegrini verso la Porta Reale, anche questo dettaglio, confermato dall’epigrafe.

Dopo averla osservata (non troppo da vicino, dato il robusto transito di auto sotto le sue pietre), merita una sosta la vicina terrazzina panoramica su Stampace, prima tappa di viale Buoncammino.

Cittadella dei Musei

Il tempo è poco, troppo poco. Anche per decidere se visitare, integralmente ma in modo rapido, oppure una porzione in forma più approfondita, le collezioni della Cittadella dei Musei, che custodisce il più grande patrimonio artistico e archeologico sardo. Meglio far tacere la confusione, imboccare la strada del cuore e il grande portale bronzeo che in epoca sabauda introduceva al Regio Arsenale, e cominciare. Dalla storia, custodita dal principio nel Museo archeologico nazionale. All’arte figurativa, nella pinacoteca nazionale. Oppure, per un percorso alternativo, scegliere la Collezione delle Cere Anatomiche “Clemente Susini”, il Museo Etnografico collezione Luigi Cocco e il Museo d'arte Siamese “Stefano Cardu” .

Come arrivare: BUS 7/8

Telefono 070.6757627

Orari di apertura:

dal martedì alla domenica: 9.00 - 20.00
Chiuso lunedì

Visite guidate a cura di: Collezioni litiche preistoriche: Istituto Comprensivo Su Planu - scuola primaria, Corsi di Laurea in Beni Culturali e Magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte Collezione Archeologica Evan Gorga: Liceo Classico Statale G. M. Dettori, Corsi di Laurea in Beni Culturali e Magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte, Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici. Museo Cere Susini: Liceo Scientifico Pacinotti.

Torre di San Pancrazio

Più in alto di così, non si può davvero. Con i suoi 36 metri, la Torre di San Pancrazio svetta nel cielo di Castello. Progettata nel 1305 dall’architetto Giovanni Capula, con i suoi 36 metri la Torre di San Pancrazio è la più alta di Cagliari. Come la gemella torre dell'Elefante, è realizzata in Pietra Forte, un calcare bianco estratto dal colle di Bonaria. Nei tre lati chiusi, spessi ben tre metri, presenta varie feritoie molto sottili. Il quarto lato, come la maggior parte delle torri pisane, si rivolge verso l'interno del Castello, e mostra i ballatoi situati sui quattro piani della torre. Dopo il suo utilizzo come baluardo difensivo, ebbe varie destinazioni, fino alla restituzione alla veste originale attuata nel 1906 per opera di Dionigi Scano.

Come arrivare: BUS 7

Visite guidate a cura di: Istituto Magistrale Eleonora d’Arborea

Terrazza Piazza Palazzo

Piccola, da starci appena nei giorni affollati. Ma grande, immensa, nel panorama che regala. La terrazza di piazza Palazzo, collegata al Terrapieno dal comodo ascensore, è una culla per gli occhi. Abbraccia tutto il versante nord della città, i piccoli e grandi centri dell’hinterland, le cascate di capperi che forzano la roccia per esplodere in un trionfo verde fiorito. Una fontana e le panchine invitano al ristoro, alla pari dei piccoli caffè all’aperto. Un invito di più, a fermarsi e imprimere nella memoria, prima ancora che in un sacrosanto book fotografico.

Cattedrale di Santa Maria

La cattedrale di Santa Maria Assunta e di Santa Cecilia si affaccia su piazza Palazzo fra l'Antico Palazzo di città e il Palazzo Regio. La sua facciata, che nei giorni di sole abbaglia i visitatori anche da molto lontano, originariamente di impianto barocco, venne rimodellata riproponendo le linee della Cattedrale di San Martino a Lucca. Al suo interno gli antichi pulpiti di Guglielmo, il Mausoleo di Martino I di Sicilia e la misteriosa cripta, luogo di grandi reliquie. Sono custoditi il trittico di Rogier Van der Weyden, di proprietà di papa Clemente VII, e la statua della Madonna che indossa un raro abito di Maria Cristina di Savoia, nata Borbone, alla quale è dedicata una delle porte della città.

Telefono:070663837

E-mail: cattedraledica@tiscali.it

Sito web: www.duomodicagliari.it

Orari di apertura

Invernale 8-12 / 16-20

Estivo ( dal 1° giugno ) 8:00 - 20:00

Come arrivare: BUS 7

Visite guidate a cura di: Liceo Classico e Scientifico San Giovanni Bosco

Cripta dei Martiri

Il sonno eterno, vestito di marmo e bellezza. La Cripta dei Martiri, situata al di sotto del presbiterio della Cattedrale di Santa Maria, cela 179 reliquie di martiri, distribuiti in piccole nicchie realizzate per volontà di Francisco de Esquivel (arcivescovo di Cagliari dal 1605 al 1624) entro il 1618 con la collaborazione dei più rinomati maestri cagliaritani e siciliani. L'ambiente principale è completamente rivestito di marmi policromi e sormontato da una volta a botte a sesto ribassato, scandita da riquadri recanti quasi seicento punte di diamante e rosoni alternati. I due ambienti laterali, di dimensioni più ridotte e con volta a crociera, sono dedicati rispettivamente a S. Saturnino e S. Lucifero.

Telefono: 070663837
E-mail: cattedraledica@tiscali.it
Sito web: www.duomodicagliari.it

Visite guidate a cura di: Liceo Classico e Scientifico San Giovanni Bosco

Terrazza Umberto I

Al mattino presto, è un viavai di zaini e grembiuli. La terrazza Umberto I, tra gli angoli più panoramici del quartiere di Castello, costituisce l'appendice più settentrionale del bastione di Saint Remy e la piazza antistante la scuola elementare. Facilmente raggiungibile tramite l'ascensore panoramico del Viale Regina Elena, fu destinata alla funzione difensiva fin dal Medioevo, quando era interessata da una cortina muraria con due torri.

Nel XVI secolo fu realizzato un bastione conosciuto sotto varie denominazioni, tra cui quella di Terraple de la Fontana Bona, per la presenza di una fontana poi denominata anche "di Santa Caterina", a seguito della costruzione della chiesa omonima con annesso monastero (XVII secolo).

Attualmente è chiusa al pubblico per ristrutturazione.