Karalis, i primi tempi

Durata (h:m): 

1:30

Lunghezza a piedi: 

5 km

Difficoltà: 

  • medium

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Dal 750 al 700 a.C. città costiera fenicia, l’antica Cagliari, chiamata Karaly, ospita l’antico popolo nel lato orientale dello stagno di Santa Gilla. Il commercio e la complessità della sua organizzazione sociale e religiosa, per la quale il culto di Astarte e dei morti rappresentava una delle eccellenze con maggiori risvolti artistici, fanno dei Fenici uno degli elementi storici più affascinanti della Cagliari misteriosa. La successiva dominazione cartaginese, nel V secolo, è rimasta incisa sul colle di Tuvixeddu, con l'omonima necropoli.

Necropoli fenicio-punica di Tuvixeddu

La più grande necropoli fenicio-punica del Mediterraneo si estende fino a occupare tutto il colle omonimo. Fra il VI e il III Secolo a.C. i Fenici, ormai stanziali nell'Isola, iniziarono ad adoperare l'area per la sepoltura e il culto dei morti, seguiti, secoli dopo, dai romani che vi costruirono colombari e tombe ad arcosolio. In seguito alcune sepolture furono utilizzate anche come abitazioni. Vi appariranno particolarmente suggestive la Tomba dell'Ureo, la Tomba delle ruota e la Tomba del Combattente, impreziosita da numerosi decori raffiguranti palme e maschere. Nelle belle giornate, il cielo terso di Cagliari sembra avvolgersi attorno al sito restituendo un dipinto di grande bellezza​.

Come arrivare: BUS 8/20

Visite guidate a cura di: Istituto Comprensivo Satta - Spano - De Amicis, Istituto Professionale per i Servizi Sociali Sandro Pertini, Istituto di Istruzione Superiore Domenico Alberto Azuni, Associazione Amici di Sardegna onlus, Intercral Sardegna

Museo Archeologico Nazionale

Lo sguardo, perso nel vuoto di battaglie sepolte dal tempo, incute timore. Il corpo, possente, evoca combattimenti feroci nella sabbia, stridore di lame e scudi. I Giganti, colossi rinvenuti nell’area archeologica oristanese di Mont’e Prama, sono il pezzo forte del Museo archeologico, il più importante della Sardegna. Il complesso costituisce un percorso a ritroso lungo la storia sarda, dall’età prenuragica fino al Medioevo, articolato in quattro piani.

Il primo, il più ricco di reperti, ospita una presentazione didattico-didascalica della successione delle culture antiche in Sardegna, partendo dal Neolitico fino alle civiltà fenicia, punica e romana, che lasciarono tutte un’impronta indelebile nella storia locale. Gli altri tre sono dedicati all'illustrazione dei diversi settori territoriali, con l'esposizione dei materiali rinvenuti nei più importanti siti archeologici.

Link correlati: www.archeocaor.beniculturali.it

Come arrivare: BUS 7/8/20

Visiteguidate a cura di: Istituto Comprensivo Su Planu; Chatterbox Primary School.