La Fede e il Verde di Villanova

Durata (h:m):

2:00

Lunghezza a piedi:

4 km

Difficoltà:

easy

Potessero tornare in vita, gli Impressionisti, li vedresti tra le viuzze di Villanova. Cavalletto, sgabello, sguardo assorto, in piccoli densi tocchi evocherebbero la magia di un quartiere dove il tempo si è fermato. Dove i palazzi non esistono, ma tutto scorre tra piccole case a due massimo tre piani, facciate pastello dipinte di fresco, tetto in tegole e terrazzine gioiello nascoste all’occhio dei passanti. E balconi fioriti, dove la domenica si suona. Che diventano muti palchetti, invece, da cui assistere alle dolenti e suggestive processioni della Quaresima. Tra tonache bianche, cappucci, chiese e conventi di un rione da scoprire e anche perdersi, per coglierne l’anima e portarsene un pezzetto nel cuore.

Piazza Costituzione

Uno scrigno di storia cittadina. Che si raggiunga dalle salite di via Garibaldi, via Manno e la più ripida viale Regina Margherita o, in discesa, dal viale alberato del Terrapieno, piazza Costituzione custodisce il passato di Cagliari, la potenza dei dominatori, la mano degli architetti e un’eleganza senza tempo. Accomodatevi su una panchina, nel piazzale ridisegnato pochi anni fa. Riprendete fiato e guardate scorrere, davanti a voi, frammenti di storia. Su un lato, palazzi della belle époque. Dall’altro, il maestoso e candido Bastione di Saint Remy. Non fatevi ingannare dai rampicanti, sulla sinistra: nascondono mura medioevali che si snodano sinuose verso la piazza Martirti e la porta dei due Leoni. Con i palazzi contemporanei e la meritata pausa shopping, si torna al presente.

Terrapieno

Ogni volta, come se fosse la prima. Lasciatevi alle spalle musei, brochure, vetrine. Rassicurate le vostre gambe: intrapresa con lentezza, assaporata com’è giusto, la salita del Terrapieno rinfrancherà loro e lo spirito. Sa emozionare, il viale cerniera tra i quartieri storici di Villanova e Castello, che l’architetto Ubaldo Badas, ridisegnò negli anni Trenta, scandito da filari d’alberi e siepi di macchia mediterranea. Tutt’altro che monotono. Ecco le forme moderne del Giardino sotto le mura. Le facciate, impeccabili, dei villini Caria, Olivieri, Manca di Nissa, Schinardi, Macciò, edificati tra il 1922 e il 1928. Gli speroni delle fortificazioni di Castello, imponenti, sullo sfondo. Sembra quasi vederle, poi, le dame cagliaritane in abito fresco e ombrellino, passeggiare. Voltarsi verso est. E stupirsi, anche loro con noi, di fronte alla distesa di piccoli tetti di tegole, di giardini terrazzati. Di un panorama di mare, di sole e natura, di città e paesi lontani.

Via Sulis

Le note di un mezza coda nero. Un calice di vermentino ghiacciato, tra le facciate dipinte di fresco e boutique eleganti. Imboccate il vico Sulis, e sarà magia. In pochi anni, questa viuzza incastonata tra il Terrapieno e piazza San Giacomo, parallela alla vivace via Garibaldi, è stata rivoluzionata dal coraggio degli imprenditori cagliaritani. Le palazzine restaurate nel rispetto della veste originale, interni medioevali che ospitano collezioni di lusso, librerie e gallerie d’arte, il pittore Bob Marongiu che dipinge davanti al suo atelier valgono una passeggiata, una sosta ai bistrot, un acquisto di pregio.

Vi aspettano:

- Loi Via Orlando (V.Sulis, 20): abbigliamento

- Donne (V. Sulis, 30 e 71): abbigliamento

Gli Oratori

Le preghiere snocciolate in un sussurro. La paziente attesa che, anche questa volta, la Passione del Cristo si compia e diventi luce. La fede dei cagliaritani si schiude e rinnova, negli oratori di piazza San Giacomo. Si tocca, intensa, nel silenzio dell’oratorio delle Anime purganti, costruito tra il 1699 ed il 1709, sede della Confraternita delle Benedette Anime del Purgatorio. Si bagna di sofferenza, alla vista del Cristo Morto, adagiato accanto, nell'Oratorio di SS. Crocifisso. Un dono di fede, elargito in punto di morte dalla dama Petronilla Murgia, nel 1818. La sua anima viaggia, appagata, tra le fresche pareti di quella fresca struttura eretta per sua volontà dai confratelli del SS. Crocifisso dove un tempo era il cimitero. Accompagna, durante i riti della Settimana Santa, le sette statue lignee scolpite da Giuseppe Antonio Lonis a metà del XVIII secolo.

Via Piccioni

Il giardino urbano di via Piccioni è un verde tuffo nel quartiere di Villanova. Tra i vicoli di via San Giovanni si spalanca, imponente, l’abside della Cattedrale, su in Castello. Verso la piazza San Domenico, filari di lenzuola profumate arieggiano facciate dai colori tenui. Mettete in tasca il cellulare, perdetevi tra le viuzze del quartiere storico, tra le cascate di rampicanti curate dai residenti per lo storico concorso Balcone Fiorito e le bontà delle piccole rivendite. Camminate con calma. Ricordando che, ogni angolo e traversa, è una cartolina per l’anima

Via San Giovanni

Chiudete gli occhi, riapriteli in bianco e nero. Davanti a voi, si aprirà via San Giovanni, strada senza tempo, il cuore del quartiere di Villanova. Una miriade di casette basse, tetti in mattoni e balconi in stile liberty, è da scoprire palmo a palmo. Non solo seguendo la retta via. Imboccate uno dei quattordici vicoli che la collegano alla sottostante via dei Piccioni e alle soprastanti vie Giardini e San Saturno. Oggi hanno perduto i nomi conservati fino all’800 (dell'Amicizia, Bello, dei Colombi, dei Fiori, delle Fontane, dei Fratelli, di Mezzo, dei Molini, della Rosa, della Scala, Vecchio). Ma conservano intatti le scalette mangiate dal tempo, il vociare degli appartamenti, il bucato steso al sole e scorci inaspettati di Castello.

Cripta di San Domenico

Antichi canti di frati, sembrano ancora echeggiare. I passi lenti nei sandali, ancora percorrere i corridoi ombreggiati del chiostro di San Domenico, tra volte e arcate candide. E’ il regno del silenzio, della riflessione, della spensieratezza ingenua dei bambini che si rincorrono nel giardino centrale, tra il pozzo e i grandi alberi. In fondo alla struttura, sobrie celebrazioni rispettano la pace del luogo, che ha conservato l’anima di un tempo, lo spirito intimista di un quartiere devoto.

Nell’ala occidentale, lo sguardo indugia nelle sette cappelle risalenti al XV secolo, tra cui la cripta di San Domenico, due campate con volte a crociera stellata, cappelle laterali e presbiterio, quanto resta dopo i bombardamenti del 1943.

La cripta viene attualmente utilizzata sia per funzioni religiose che per manifestazioni culturali.

Come arrivare: BUS 1/7/M

Visite guidate a cura di: Istituto Comprensivo Santa Caterina, Scuola Secondaria I grado Cima Istituto Tecnico Industriale e Liceo Scientifico delle Scienze applicate M. Giua

Chiostro di San Domenico

Situato nel complesso monastico dei Domenicani, il chiostro, risalente al XV e XVI secolo, rappresenta l'unico ricordo, insieme all'adiacente cripta, dell'antico convento distrutto dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. In un angolo della volta a crociera riposa una rara rappresentazione del Basilisco, animale mitologico e biblico proveniente dalla misteriosa iconografia medievale. Il gioco di luci e ombre fra i pilastri vi farà mozzare il fiato trasportandovi in una pagina di un romanzo storico in cui intrighi, preghiere sommesse e segreti si intrecciano con lo stile gotico-catalano e gli stilemi dello stile rinascimentale.

Come arrivare: BUS 1/7/M

Visite guidate a cura di: Istituto Comprensivo Santa Caterina, Scuola Secondaria I grado Cima Istituto Tecnico Industriale e Liceo Scientifico delle Scienze applicate M. Giua 

Scuola elementare Riva

Schiere di cagliaritani hanno faticato sopra i suoi banchi, giocato nel cortile, gustato pizzette al taglio nella piazza antistante. E’ un fulcro di ricordi, la scuola elementare Alberto Riva Villasanta, portata a termine nel 1930 nella piazza Garibaldi dopo quasi un ventennio di lavori e intitolata al giovane concittadino caduto poco prima della fine del primo conflitto mondiale.

La sua fisionomia rispetta le direttive dell’edilizia scolastica dell’epoca, che alternava elementi neoclassici con materiali locali, in un gioco di volumi e colori armonioso. Il blocco centrale è accessibile da un’ampia gradinata sulla frequentatissima piazza Garibaldi. Il retro, e la sua vita quotidiana, si colgono dai lati, inerpicati sulle salite di Villanova.

Via Garibaldi

La maratona dello shopping ha il suo cuore pulsante qui. Tra le palazzine colori pastello, eredità del retrostante quartiere storico di Villanova, è difficile resistere alla tentazione di aggiornare il guardaroba. Abbigliamento, pelletteria, calzature, ogni gusto è soddisfatto. Pure lo sguardo, quando lascia le vetrine per incunearsi nei vicoli, spaziare sul lontano parco di Monte Urpinu e la Legione dei Carabinieri, curiosare all’insù tra balconcini e terrazze. E poi, di nuovo il mare, nella signorile discesa di viale Regina Margherita.

Vi aspettano:

Il Nido Gold (V. Garibaldi, 207): abbigliamento per bambini

Lovable (V. Garibaldi, 10): lingerie